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al testo di Carlo Rossi
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Come il grano alla spiga
Oggi non ho voglia di declinare il verbo avere Ma di sentire, giocare, amare Di portarti al mare e stare sulla spiaggia Per dimenticare il tempo che passa Per gioire di noi stessi Che non siamo cinquantenni dismessi Ma foglie vive. Camminiamo orgogliosi sulla nostra strada A testa alta Per questo siamo stati creati Come per scrivere un poema andaluso. Viviamo facendo sogni E piantando radici Dalla luna nel vento con slancio non umano. Eravamo silenzio, per vestirci di luce Siamo foglie vive di alberi di ciliegio. Ogni giorno esco di casa con l’entusiasmo Di chi non vuol cedere alla solitudine E poi ti ritrovo. Non assomigli a nessun ciliegio se non al mio E se potessi un’altra volta rifarei il viaggio con te. Non mi sono mai separato dalla terra, Forse per questo sembro a volte poco propenso al riso Ma io non cerco un nido pietoso Quello che mi anima e’ l’ebbrezza d’amore Ti cerco in un bacio eterno quanto la prova del tempo. Sei come il cavallo che afferra l’aria al galoppo E ti guardo mentre insegni a volare ai tuoi passeri Ed apro gli occhi per non vedere le ombre Sui nostri passi Il mio cuore ti appartiene, come il grano alla spiga. Vedere te, al mio sguardo dà luce. |
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